19 agosto 2006

La Tempesta sull'Islam si addensa

Negli ultimi giorni ci sono sati parecchi post nella blogosfera inglese che chiedevano che si chiarisse quale dovrebbe essere la risposta dell'Occidente in caso un complotto terroristico come quello degli ultimi giorni in Inghilterra o peggiore riesca.
Insieme a questi c'è l'avviso ai mussulmani di smetterla di comportarsi come se il terrorismo islamico non fosse un loro problema; perché la tensione tra la popolazione dell'Occidente (ma forse sarebbe da dire di tutto il mondo) e la popolazione mussulmana sta continuando ad accumularsi e sta raggiungendo livelli pericolosi.


Muslims Be Warned: We Will Give You A Beating Worse Than Any Allah Has Given You Thus Far

Fitzgerald: What would have followed?


Dopo tutto, anche se i governi dovessero scegliere di non agire in modo energico, ci penserebbero gli elettori a risolvere la situazione in due modi:
  1. Cambiando il governo con uno più vicino ai loro orientamenti
  2. Prendendo la materia nelle proprie mani
Quello che trasforma una situazione difficile in una situazione disperata è il rifiuto delle comunità islamiche di isolare in modo efficace gli estremisti e di condannare in modo non equivoco gli atti di terrorismo.
Per ora, l'illusione che maggiore tolleranza, comprensione e comunicazione possano cambiare lo status quo tiene; ma si può dire che tiene più per un riflesso condizionato e la mancanza di volontà di adottare misure adeguate; l'idea che si possa incassare qualche colpo e lasciare il fenomeno esaurirsi da solo con il tempo e l'integrazione.

Quando l'illusione si dissiperà, inizieranno tempi molto duri per tutti.

Sfortunatamente non è così; molti islamici rifiutano di integrarsi nella società occidentale e si isolano nelle loro comunità, tentando di ricostruire la sociatà da cui provengono (a volte in modo anche più radicale rispetto all'originale).
Molti altri temono i loro connazionali, correligionari o parenti nelle comunità di immigrati e smettono spesso di tentare di integrarsi, dato che non arriva loro nessuna protezione dalle forze dell'ordine.
Quelli che nonostante le difficoltà cercano comunque di integrarsi, spesso pagano un prezzo fin troppo caro (la vita o più spesso l'isolamento sociale e il timore di aggressioni).

Interessante l'articolo di Diane West sul Washington Times, Retool U.S. war.


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