21 giugno 2009

Ricerca sulla fusione nucleare, nuovi reattori a fissione trasportabili, energie alternative: progressi e novità.

Mentre il progetto ITER, in Europa, sta incontrando i primi seri problemi di budget [1] a causa dei costi fuori controllo, altri progetti meno faraonici stanno facendo interessanti progressi.

  1. Polywell Fusion EMC2: Il progetto di ricerca sulla Inertial Electrostatic Fusion, conosciuta anche come Bussard Fusion ha ricevuto un ulteriore finanziamento. Il Naval Air Warfare Center Weapons Division, China Lake, ha firmato un contratto con la(Energy/Matter Conversion Corporation) guidata dal Dr. Nebel, per lo sviluppo e costruzione di un reattore denominato WiffleBall 8 (WB-8), di un cannone ionico più potente e l’opzione di sviluppo e costruzione di una WiffleBall modificata (WB-8.1), che servirà a continuare la validazione del concetto di Polywell Fusion e dovrà essere fornito il progetto di base per la costruzione di una WB-9. Dall’annuncio della notizia, sono stati rivelati alcuni dettagli [2] [3] del contratto, dai quali si può dedurre che lo sviluppo, la costruzione e la sperimentazione della WB-7 sono stati più che soddisfacenti, tanto che il progetto base della WB-8 appare uguale a quello della WB-7, solo più grande nelle dimensioni, nel campo magnetico utilizzato per contenere il plasma e per l’energia prodotta. La WB-8 (spire di 30 cm di diametro, 1 Tesla di campo magnetico), dovrebbe produrre 100 mW, circa 4.000 volte più di quella prodotta dalla WB-7 (WB-6 ne produceva 100 micro Watt) . Se il reattore dovesse scalare come previsto,  allora un reattore di 3 metri di diametro dovrebbe poter produrre 2,5 MW, con un campo magnetico di 10 Tesla (senza ottimizzazioni come l’utilizzo di superconduttori e simili). La WB-8.1 dovrebbe testare la possibilità di fusione tra idrogeno e Boro 11, che produce energia senza emettere neutroni. Che questo venga contemplato implica una grande confidenza nei risultati futuri da parte del committente, in quanto la fusione Boro11-Idrogeno è una delle più difficili da ottenere. Il tutto dovrebbe essere completato e testato e documentato entro il 31/10/2012.
  2. Blacklight Power. Si tratta di una società che ha già due contratti commerciali e i cui risultati sono stati replicati da un team della Rowan University. La tecnologia si basa sul concetto di Hydrino, un atomo di idrogeno il cui elettrone viene fatto spostare in una orbita inferiore a quella che nella chimica classica è considerata l’orbita minima. Questa causa un considerevole rilascio di energia, pari a circa 100 volte quella prodotta dalla combustione dell’idrogeno. La società ha appena pubblicato sul suo sito un articolo a sostegno delle sue teorie, che rimangono certamente controverse tra gli addetti ai lavori. Apparentemente, anche altre  società sono interessate a sviluppare tecnologie basate sull’idrino (Chava Energy), sebbene dichiarino di utilizzare e sviluppare differenti tipi di tecnologie rispetto alla Blacklight. IEEE Spectrum, ha un articolo sulla Blacklight Power e sul suo fondatore. Blacklight Power ha dichiarato di aver costruito un prototipo in grado di produrre 50 KW e di prepararsi a commercializzarlo per la fine del 2009. Dato che hanno già 60 milioni di $ di finanziamenti da parte di società private (cifre che difficilmente vengono date al primo che passa), entro il 2010 sapremo se ad affermazioni straordinarie seguiranno prove straordinarie.
  3. General Fusion ha ricevuto un ulteriore finanziamento di 13,9 milioni di $ canadesi per completare in 4 anni un progetto di verifica della possibilità di fusione nucleare attraverso onde acustiche. Se il progetto non ha ritardi, dovrebbe essere completato entro il 2011 e un successivo prototipo a 2/3 delle dimensioni di un reattore commerciale dovrebbe essere disponibile antro il 2013 con un ulteriore finanziamento di 50 M di $ canadesi. Il modello commerciale potrebbe essere disponibile entro il 2016-2018 ad un costo stimato di 300-500 M di $ canadesi. Il sistema si basa sulla produzione di plasma e sull’utilizzo di pistoni controllati elettronicamente per produrre delle onde d’urto che comprimano il plasma e producano la reazioni di fusione. Un sistema di validazione del concetto è già stato costruito e testato (con due pistoni). Ovviamente per un sistema funzionante ne serviranno molti, molti di più.
  4. Un buon numero di aziende sono in avanzata fase di sviluppo e produzione di reattori basati sulla fissione nucleare che sono trasportabili utilizzando camion o treni. Il vantaggio è di poter produrre questi reattori in fabbrica e poi spedirli la dove devono essere utilizzati, con risparmi notevoli di denaro e tempo, oltre ad avere modo di controllare meglio la qualità della produzione. Inoltre, questi reattori possono essere riforniti di carburante in fabbrica e al termine del loro utilizzo, rispediti alla fabbrica per essere nuovamente riforniti.
    Babcock and Wilcox 150MW Modular LWR (un articolo su Technology Review). Babcock and Wilcox è una azienda che produce reattori nucleari per la marina degli USA da 50 anni. Il reattore in questione è in grado di produrre 150 MW. La società prevede di richiedere la certificazione del progetto nel 2011.
    Nuscale a un progetto per un reattore modulare da 40 MW ad acqua leggera. La certificazione del progetto è prevista nel 2010

    SVBR (Svintsovo-vismutovyi bystryi reaktor) è un progetto russo per un reattore intrinsecamente sicuro raffreddato da metalli pesanti.

    Hyperion Power Generation Uranium Hydride Reactor. I primi reattori commerciali dovrebbero essere installati tra il 2013 e il 2018 (l’azienda ne prevede 4.000). Inizialmente fuori dagli USA a causa dei tempi necessari per ottenere le autorizzazioni necessarie. I clienti che hanno già firmato per acquistare i sistemi, appena saranno pronti, sono la Cechia, la Romania. Trattative sono aperte con le Isole Cayman, Panama e le Isole Bahamas.
    HTR-PM 250 (MW termici) è un reattore ad alta temperatura sviluppato in Cina. Dovrebbero essere prodotti a gruppi di 2 e installati nelle zone che necessitano di energia. Il costo di due reattori e previsto essere il 5% in più rispetto al costo di un singolo reattore da 500 MW termici, ma i problemi tecnici di installazione sarebbero molto inferiori, permettendo una programmazione dell’opera molto più semplice.
       

 

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